20 apr 2018

Roma, la donna bruciata nel parco Una vicina: «Ho sentito gridare» - Corriere.it

Roma, la donna bruciata nel parco Una vicina: «Ho sentito gridare» - Corriere.it: "All’inizio gli abitanti di largo Longanesi l’hanno scambiato per uno dei tanti roghi tossici appiccati dai baraccati nel «parco delle rane», un ex giardino-gioiello, adesso ammasso di erbacce e rifiuti di ogni genere. L’odore di bruciato ha raggiunto all’alba le finestre dei palazzi residenziali fra Fonte Ostiense e Roma 70, non lontano dall’Eur: qualcuno si è affacciato e ha visto il fumo salire dagli anfratti sotto il viadotto di viale Aldo Ballarin, trasformati — nonostante gli sgomberi — in un dormitorio. Solo che ieri mattina a bruciare non era immondizia. Era il corpo di una donna di 49 anni — Maria Cristina Olivi —, che alle 7.20 un giovane che faceva jogging nel parco delle Tre Fontane (il vero nome del giardino) ha poi trovato ancora fumante. E irriconoscibile.



È stato lui a dare l’allarme alla polizia, che ora indaga per omicidio e femminicidio, ipotesi che consente alla procura di effettuare indagini a più ampio respiro. Anche se gli investigatori della Squadra mobile, diretti da Luigi Silipo, non escludono che la cinquantenne, affetta da gravi problemi psichici, possa essersi tolta la vita. Un’ipotesi — non la principale comunque — dettata dalle condizioni di salute mentale della vittima, in attesa dell’esito dell’autopsia prevista fra oggi e domani.

A colpire è il fatto che il corpo sia carbonizzato, in maniera molto profonda nella parte addominale, come se fosse stata utilizzata una grande quantità di liquido infiammabile. Ma accanto al cadavere non sono state trovate taniche o altri contenitori. Nemmeno una bottiglietta di plastica. Solo la borsa della vittima, con portafoglio, telefonino e documenti.

Gli accertamenti coordinati dal pm Vittorio Pilla dovranno ora aiutare a stabilire che genere di accelerante sia stato utilizzato nel rogo. La donna, che lavorava in una lavanderia alla Garbatella e a casa con servizi di stiratura, viveva da sola in affitto da otto anni all’ultimo piano di un palazzo di largo Longanesi. Pagava regolarmente, nessuno la conosceva bene. Assistita dai genitori e dal fratello, era in cura con farmaci per la schizofrenia. Cosa abbia fatto giovedì notte è un mistero.

La telecamera del condominio non funziona per cui non è chiaro se sia uscita dal suo appartamento — ora sequestrato — da sola o in compagnia. È possibile che sia finita in balìa di un balordo. Una vicina ha riferito di aver udito grida di donna nel parco fra mezzanotte e l’una. Un senza tetto senegalese di aver visto il fuoco divampare alle 4 e tre individui allontanarsi nel buio. Un residente di aver invece notato le fiamme alle 6.20. Orari che non collimano in un giallo che la polizia vuole chiudere al più presto."

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