23 nov 2017

Kiko apre a Milano nuovo negozio robot. E arriva legge blocco centri commerciali. Effetti da riflettere

Kiko apre a Milano nuovo negozio robot. E arriva legge blocco centri commerciali. Effetti da riflettere: "Un negozio assolutamente innovativo, tanto da definirlo negozio robot, che alla sua apertura è stato preso d'assalto. E nel frattempo i centri commerciali vengono blocati da norme e chiudono. Con effetti su cui riflettere.

Dopo tanta attesa nasca KikoiD ovveo il nuovo concept della grande azienda di make-up con punto vendita sparsi in tutta Italia sia nelle vie dello shopping e sia nei grandi centri commerciali. La nuova sede non poteva che essere allestita nel prestigiosa corso Vittorio Emanuele di Milano, che già accoglie altri importanti brand del mondo della bellezza e della cosmetica. E chissà che non si tratta del primo passo di un percorso ben più lungo destinato ad allargarsi anche nel resto d'Italia. Il via è stato dato e la miccia accesa. Se ci sarà una deflagrazione di successo è tutto da scoprire, ma le premesse e i segnali che sono giunti dall'inaugurazione di oggi sono più che positivi.

KikoiD nel segno dell'innovazione
Ma cos'è KikoiD e di cosa stiamo parlando? Già il nome dovrebbe essere molto indicativo della direzione intrapresa: stiamo parlando di un negozio che fa dell'innovazione e della integrazione con il digitale la sua cifra. E così, una volta messo piede in questa area di 200 metri quadri, ad accogliere i clienti ci pensa un robot con due braccia da comandare con una finestra touchscreen. Proprio come se fosse lo schermo di uno smartphone o di un tablet. E a tal proposito non potevano mancare gli iPad equipaggiati con le app giuste per consigliare il trucco più adatto sulla base del tipo di pelle e delle sfumature di colore. Tutto molto bello e avveniristico come l'assistente digitale capace di personalizzare i prodotti con incisioni laser.

E c'è Private Room Kiko

La stella polare seguita dagli ideatori di KikoiD a Milano è quella della personalizzazione. A ognuna il suo trucco e l'attenzione che merita perché non tutto sta bene a tutti, anche i prodotti migliori e più costosi. Ecco allora che acquista maggior valore quella che è a tutti gli effetti la prima Private Room Kiko. Anche in questo caso è già la denominazione di questa sezione nelle grande area che dovrebbe suggerire il suo speciale contenuta. In buona sostanza si tratta di una stanza con tre postazioni per un make-up personalizzato. Tanto per avere un'idea delle menti dietro a questo progetto, il disegno di KikoiD è dell'architetto giapponese Kengo Kuma.

Non si tratta di un nome nuovo perché i più attenti conoscitore del brand sanno che il creativo collabora da anni con Kiko e ha già messo la firma sul format Kiko by Kengo Kuma al centro commerciale Oriocenter, vicino a Bergamo e al suo frequentato aeroporto, oltre che al negozio nel centro storico della città di Bologna. E a dirla tutta, il concept by Kengo Kuma ha fin qui trovato ospitalità in 13 punti vendita tra Madrid, Dubai, Bruxelles, Mosca e Parigi.

E nel frattempo, centri commerciali non si apriranno più e chiusi
Blocco dei centri commerciali in Trentino, una presa di posizione che arriva in un momento, che in realtà, è già inziiatao da tempo dove i centri commerciali stanno iniziando a chidere in tutta Italia e sempre più chiuderanno come da alcune analisi fatte. Con dei pro e contro da analizzare e riflettere bene che interessano la vita di milioni di persone.

La Tendenza

In Italia sono sempre più numerosi i centri commerciali che vedono al loro interno chiudere parecchi negozi e non avere il ricambio necessario e qualche centro commerciale è chiuso o, se doveva nascere, non è mai nato. Nella patria dei grandi centri commerciali, dove sono nati, oltre quatttromila hanno già chiuso negli Stati Uniti, e ulteriori mille e più lo faranno nei prossimi anni.
Un crollo di un modo di fare commercio, di una tendenza al marketing di massa che sembra non piacere più ai consumatori che lentamene ma inseroabilmente sembrano ritornare ai piccoli centei commerciali dove è la qualità a farla da padrona

In Italia
E in Italia, addirittura, c'è il Trentino Alto Adige che ha deciso che non si potranno mettere in vendita terreni sopra i diecimila metri quadrati per costruire edifici per la vendita. Occorre pensare che poco meno del 15% del Trentino ha una superfice adatto pe rle costruzioni e l'agricoltura il resto è montagna o roccia. da qui la decisione, ma anche per perservare la tradizione e diminuire l'inquinamento che possono condurre i grandi centri commerciale.
Tra l'altro negli ultimi 40 anni, in Trentino il territorio con edifici è quasi arrivato al 200% e solo il 24% delle grandi estensioni rimane libero. Tutti dati per cui si è deciso di preservere al massimo il territorio oltre che per i piccoli negozi e le attività commerciali da proteggere e che possono portare la vera qualità secondo alcuni dei decisori

I risvolti occupazionali ed economici
Insieme alla chiusra dei centri commercialo o alla loro non nascita ci sono dei risvolti economici chiari. In primis la disoccupazione che si potrebbe creare e anche l'impoverimento del'indotto se il personale non sarà in grado di rientrare nelle piccole strutture che dovrebbero ritorare a dominare il territorio iper specializzati e con pochi prodotti. Una scommessa interessante che si dovrebbe sostenere con le politiche adatte.

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